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Santuario della Madonna del Faggio
(abbazie, monasteri, santuari a Porretta Terme)Contatto: IAT di Alto Reno Terme, Tel. 0534 521103 - Parrocchia Porretta, Tel. 0534/22142 - Pro Loco "Il Faggio" 0534-29351
Loc. Madonna del Faggio 40046 Castelluccio, Comune di Alto Reno Terme BO
Tel. 0534/22142
Come arrivare: Da Castelluccio seguire le indicazioni per Pennola, da qui parte una strada non asfaltata (percorribile in auto), che conduce fino ad una sbarra che impedisce di proseguire con un mezzo, ma solo a piedi, da qui il Santuario dista circa 15 min.
Periodo apertura: In estate tutte le Domeniche
Prezzo intero: Gratis
Piccola e solitaria chiesa settecentesca, situata all'interno di una splendida e suggestiva faggeta, a circa 3 Km da Castelluccio, a cavallo fra il territorio del Porrettano e quello del Belvedere. L'ambiente esterno è particolarmente piacevole, ed il Santuario è una meta consigliabile a tutti anche per brevi escursioni a piedi.
La Madonna del Faggio nacque, come molti santuari analoghi, per l'esistenza di un'immagine della Vergine Maria, appesa secondo la leggenda prima ad un albero (appunto un faggio) e poi collocata in una verginina in muratura, collocazione che si fa risalire al 1670 circa, anno in cui cominciò a svilupparsi la devozione popolare anche per i miracoli che venivano attribuiti a quell'icona. La nascita del Santuario vero e proprio è datata 1722; inizialmente il suo nome era Madonna del Rio Scorticato, dal nome della località in cui era sorto. Esso si affermò fin dalle origini come importante centro di vita religiosa e di devozione. Dal 1756 iniziò una tradizione analoga a quella bolognese della Madonna di San Luca: una processione per portare l'immagine sacra dal Santuario fino a Castelluccio, e riportarla indietro il giorno dell'Ascensione, con la partecipazione sentitissima degli abitanti di Castelluccio, Capugnano e Monte Acuto delle Alpi. Lo stesso anno nacque anche la consuetudine di celebrare con una processione fino al faggio dell'apparizione, la Festa di Sant' Anna (il 26 Luglio), madre della Vergine, tradizione mantenuta inalterata fino ai giorni nostri. Nella prima metà dell'Ottocento l'edificio vide vari ed importanti lavori, con un notevole accrescimento degli interni e delle decorazioni, ad opera del pittore Lorenzo Pranzini, nativo di Castelluccio. Nel 1837 si procedette alla costruzione del campanile e del porticato, uno degli elementi architettonici più significativi del santuario. -
Informazioni a cura della Redazione dell'Appennino Bolognese
Ultimo aggiornamento: 14/11/18 (NewsID: 20002)
