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Guzzano
(localita' a Camugnano)Contatto: Municipio di Camugnano
Piazza J.F. Kennedy, 1 40032 Camugnano BO
Tel. 0534 41711 Fax 0534 46827
segreteria@comune.camugnano.bo.it www.comune.camugnano.bo.it
Come arrivare: Guzzano è accessibile percorrendo la S.P. 62 da Riola
Guzzano ha origini romane come si desume dal suo nome che era indicato nei testi antichi come "Fundus Acutianus" "Gens Acutia" "Acutianus" derivanti dal nome dei proprietari romani. Dal sec. XIII si hanno notizie di Guzzano come un centro di grandissima importanza con una Chiesa plebana di estesa giurisdizione su altre 10 chiese del territorio circostante.
Della Chiesa, dedicata a S. Pietro Apostolo si hanno notizie fin dal IX secolo. Vi era un castello o fortilizio citato in un codice del 1064 come "Castrum Acutianum" (forse il castello di Mangone) dove i nobili del periodo dominavano con alterne fortune: i Conti Alberti di Prato e i Conti di Panico. Nel 1382 aveva titolo di contessa di questo luogo Caterina degli Alberti di "Anguzzano", nuora del Conte Ugolino da Panico che ancora rivendicava i suoi diritti sulle terre e sui suoi sudditi contro il governo di Bologna. Nel 1441 il castello fu probabilmente distrutto da Baldazzo d'Anghiari, alleato del Papa Eugenio IV contro Bologna che infierì e distrusse anche le fortificazioni di Bargi e Stagno. Risulta che nel 1682 il conte Cornelio Pepoli pubblicò, arbitrariamente, un ordine di riserva di caccia valida solo per la sua famiglia, su questo territorio e su altri limitrofi. La Chiesa a metà del XV secolo cadde in rovina e per ricostruirla accorsero i bolognesi nobili Volta che per questo ottennero in cambio il giuspatronato su questa chiesa con il diritto alla nomina degli arcipreti che fino ad allora spettava al parrocchiani. Risulta poi che questa chiesa fu di nuovo ricostruita per due volte, l'ultima nel 1653 sempre col contributo della famiglia Volta. Nel 1772 la Pieve passò in eredità ai Conti Grati-Volta fino al 1842. In seguito vi sono stati smembramenti della proprietà, cessioni ed altri avvenimenti che ne hanno portato alla completa decadenza. Attualmente la Chiesa versa in cattivo stato di conservazione con necessità di interventi radicali di restauro.Altitudine: m. 500
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Informazioni a cura della Redazione dell'Appennino Bolognese
Ultimo aggiornamento: 03/02/15 (NewsID: 5674)
