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Santuario di Santa Maria della Consolazione
(abbazie, monasteri, santuari a Grizzana Morandi)40030 Vimignano BO
Come arrivare: Il Santuario si trova sopra un terrazzo artificiale poco sotto la cima del massiccio omonimo, non esistono mezzi pubblici, è parzialmente accessibile ai portatori di handicap
Il Santuario dedicato a Santa Maria della Consolazione è un importante complesso di fattura comacina e si trova nel Parco Provinciale di Montovolo. E' un Santuario di notevole importanza che si trova al confine fra l'esarcato Bizantino e i longobardi.
Il Santuario dedicato a Santa Maria della Consolazione venne costruito nel XIII sec. sui resti di una chiesa, forse di età pagana, donata nel 1054 dal vescovo Adalfredo ai canonici di San Pietro di Bologna, distrutta nel 1240 dai ghibellini legati a Federico II.
L'attuale santuario, ricostruito in seguito ad un incendio nel XIIIsec., presenta una sola navata coperta da tetto a capriate lignee, muri in arenaria locale e presbiterio rialzato e coperto con volte a crociera.
Molte sono le parti protoromaniche dell'antica costruzione: elementi absidali, monofore, capitelli a motivi vegetali e zoomorfi, il portale reca sul timpano una breve iscrizione che ricorda la costruzione "A.D. MCCXI" a cui fanno seguito le lettere "1211 R.O.I.P." (Regnando l'Imperatore Ottone IV di Brunswich), poste sotto la lunetta con una croce di Malta fiancheggiata da due colombe graffite. L'interno conserva la statua policroma MADONNA CON BAMBINO, di autore ignoto del XVI sec., scolpita in legno di sorbo, ed un Crocefisso bizantino, oltre ad affreschi e dipinti: Madonna con i SS.Rocco, Sebastiano e Giorgio, affreschi devozionale del XVI sec. Nella chiesa risale ad epoca medievale anche il culto della Santa Croce di cui si conserva una reliquia. Il CAMPANILE è ottocentesco, si trova a destra della facciata e presenta una torre aperta da monofore la cui parete sud ha una bella MERIDIANA con i versi "Alor che il sol mi si farà palese, darò l'ora germanica o francese" la data 1835. -
Informazioni a cura della Redazione dell'Appennino Bolognese
Ultimo aggiornamento: 20/10/22 (NewsID: 5120)
