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  • La Nuda e il Corno alle Scale

    (trekking, escursionismo, sci alpinismo a Lizzano In Belvedere)

    Contatto: IAT Lizzano in Belvedere 0534/51052 - IAT Vidiciatico 0534/53159
    40049 MADONNA DELL'ACERO BO
    Tel. 0534/51052 - 0534/53159 Fax 0534/51052 - 0534/53159
    iat.vidiciatico@comune.lizzano.bo.it , iat.lizzano@comune.lizzano.bo.it  
    Come arrivare: L'itinerario, lungo e impegnativo, si rivolge a escursionisti esperti, e consente di raggiungere le cime più elevate del Parco del Corno alle Scale, percorrendo un tratto di crinale altamente panoramico.


    ITINERARIO 2
    Partenza consigliata: Pian d'Ivo
    Lunghezza: 9 chilometri
    Dislivello: 1190-1939 metri
    Tempo di percorrenza: 5-6 ore
    Grado di difficoltà: impegnativo

    Da Pian d'Ivo (1190 metri) si sale per una larga strada forestale (sentiero CAI 323) attraverso un rimboschimento a conifere; dopo alcune curve si stacca sulla destra il sentiero CAI 327 che sale fino a uscire dal bosco e proseguire nelle praterie e nei vaccinieti che rivestono la parte sommitale del versante occidentale della Nuda (1828 metri), dove si arriva dopo circa 2,5 ore di cammino. Seguendo il sentiero di crinale CAI 129 verso sud, si scende al passo del Vallone e, risalendo gli spettacolari e impegnativi Balzi dell'Ora, si raggiunge la Punta Sofia (1939 metri), una delle tre cime del Corno alle Scale. Da qui si scende costeggiando l'Alpe di Rocca Corneta e le piste da sci. In prossimità dell'arrivo di una seggiovia, il sentiero piega a destra e si collega al sentiero CAI 335 per passare, attraverso la Porticciola, nella vallecola del Rio Piano. Tagliando diagonalmente il versante, si scende fino alle sorgenti del Cavone, dove si incontra il sentiero CAI 337 che scende dal passo del Vallone e rappresenta una possibile alternativa per abbreviare il percorso (di circa un'ora) evitando i Balzi dell'Ora. Dalla sorgente si scende in breve fino al laghetto artificiale a lato del Rifugio del Cavone. Risalendo per un breve tratto l'ampia zona a parcheggio antistante il rifugio, si trovano sulla destra le indicazioni del sentiero CAI 337, che scende nel bosco fino a una traccia più ampia. Deviando a destra si incontrano poco oltre le indicazioni per le cascate del Dardagna. Giunti alla base dell'ultimo salto, si supera il ponticello sul Rio Piano e si sale per un breve tratto fino a raggiungere un'ampia traccia forestale (sentiero CAI 331) che a sinistra conduce al santuario di Madonna dell'Acero; da qui con un breve tratto di strada si ritorna a Pian d'Ivo.


  • Informazioni a cura della Redazione dell'Appennino Bolognese
    Ultimo aggiornamento: 21/10/22     (NewsID: 25081)
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