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Chiesa di San Mamante
(luoghi di culto, comunita' religiose a Lizzano In Belvedere)Contatto: CANONICA di Lizzano in Belvedere 0534/51015
Via della Pieve 40042 LIZZANO IN BELVEDERE BO
Tel. 0534/51015
iat.vidiciatico@comune.lizzano.bo.it , iat.lizzano@comune.lizzano.bo.it
Come arrivare: A pochi metri dal centro di Lizzano
La Pieve di S. MAMANTE è di antichissima istituzione; nessun'altra pieve della diocesi di Bologna può vantare una così antica documentazione. La prima traccia su documenti scritti, risale ai tempi dei Longobardi, e ciò significa che, presumibilmente, ha origine molto più antiche.
Ai tempi di San Gregorio Magno (590/604) il territorio appartenente alla Chiesa era suddiviso in latifondi ciascuno dei quali poi fu ripartito dai Bizantini in masse. Perduta dallo stesso popolo di Bisanzio, l'Emilia divenne nuovamente teatro di scontri bellici con i Longobardi quando sul Panaro fu fissata una linea di resistenza.
Il territorio emiliano e con esso anche la nostra Pieve, fu soggetto al dominio Longobardo e il primo documento scritto risale proprio a quest'epoca, quando nel 753 il re dei Longobardi donò questa zona ad Anselmo, abate dell'Abbazia di Nonantola. Nonostante tutto, il prestigio della Pieve non decadde mai, poiché fu assoggettata all'Impero di Carlo Magno il quale, dopo essere stato incoronato da Papa Leone III, si fermò presso il territorio Bolognese per decidere con la partecipazione dell'Abate di Nonantola e il Vescovo di Bologna, le sorti della stessa pieve. Carlo Magno decise che al feudo dell'Abazia di Nonantola spettavano tutti i diritti di proprietà, e che invece spettava al Vescovo decidere di ogni questione ecclesiastica.
Dal 1400 fino alla seconda metà del 1600 la Chiesa fu sottoposta a numerosi restauri e ricostruzioni vere e proprie dovute all'attività del tempo, nel 1911 fu dato inizio a lavori di ricostruzione che diedero vita alla Chiesa attuale, ma furono più volte sospesi per diverse cause perciò fu completata solo nel 1935. Della Chiesa precedente oggi sono presenti solo pochi oggetti alcuni dei quali conservati nell'oratorio di Pozzo. La Chiesa odierna e a tre navate che convergono al grande altare; le arcate che sormontano tutta la base sono alte e slanciate e hanno il capitello in stile composito. All'interno della Chiesa sono presenti collezioni di libri concernenti la storia della Pieve e del paese, che illustrano anche la struttura della precedente Chiesa. -
Informazioni a cura della Redazione dell'Appennino Bolognese
Ultimo aggiornamento: 06/04/15 (NewsID: 15063)
